Boxe e Psicoterapia

Dr. Marco Inghilleri

Introduzione

La teoria dei costrutti personali di George Kelly (1955) propone che ogni individuo utilizzi un sistema di significati per interpretare il mondo e prevedere gli eventi. Questi costrutti personali fungono da lenti cognitive, ma possono diventare rigidi o imprecisi, generando disagio psicologico. In questo contesto, la psicoterapia ha il compito di aiutare il paziente a rivedere e revisionare i propri costrutti, promuovendo una maggiore flessibilità cognitiva e adattamento. Un contesto particolarmente efficace per stimolare tale revisione è rappresentato dal pugilato, che mette l’individuo di fronte a situazioni nuove e stressanti, favorendo il cambiamento dei significati personali.

Il Ruolo del Pugilato nella Revisione dei Costrutti

Il pugilato offre un’esperienza diretta di confronto con sé stessi e con l’ambiente, costringendo il praticante a modificare la propria percezione di sé e del mondo. Un individuo che si percepisce vulnerabile, ad esempio, può sviluppare un nuovo costrutto di forza personale, migliorando la propria capacità di affrontare le sfide della vita. Il processo di apprendimento e adattamento richiesto nel pugilato diventa, quindi, un mezzo per ristrutturare costrutti rigidi o disfunzionali.

Confronto con la Paura e Tolleranza all’Incertezza

Un aspetto fondamentale del pugilato è il confronto con la paura e l’incertezza. Kelly sostiene che la rigidità dei costrutti personali spesso deriva dalla difficoltà di tollerare l’incertezza e il cambiamento. Il praticante di pugilato è continuamente esposto a situazioni imprevedibili, nelle quali deve adattarsi rapidamente. Questo processo di esposizione controllata contribuisce a ridurre l’ansia e ad aumentare la capacità di affrontare situazioni imprevedibili nella vita quotidiana.

Sperimentazione Attiva e Costruzione di Sé

Nell’approccio interattivo-costruttivista, il paziente è incoraggiato a sperimentare nuovi modi di pensare e agire. Il pugilato fornisce un contesto ideale per questa sperimentazione attiva, in cui l’individuo esplora nuove percezioni di sé, testa i propri limiti e ristruttura costrutti disfunzionali. Un individuo che si considera debole può gradualmente sviluppare un costrutto di autoefficacia e controllo personale, modificando profondamente il proprio modo di interpretare la realtà.

Incremento dell’Autoefficacia

Il concetto di autoefficacia, introdotto da Albert Bandura (1977), si riferisce alla convinzione di poter influenzare il proprio ambiente e gestire le sfide della vita. Il pugilato favorisce lo sviluppo dell’autoefficacia, poiché i praticanti sperimentano progressivamente un maggiore controllo su sé stessi e sulle proprie reazioni. Questo cambiamento si riflette in una riduzione dell’ansia, un miglioramento della fiducia in sé e una maggiore capacità di affrontare le difficoltà quotidiane.

Riduzione dello Stress e Miglioramento Cognitivo

L’attività fisica ha effetti benefici sulla salute mentale, tra cui la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore attraverso il rilascio di endorfine e neurotrasmettitori. Da un punto di vista interattivo-costruttivista, questa riduzione dello stress facilita l’esplorazione di nuovi costrutti e favorisce una maggiore flessibilità mentale. Inoltre, il pugilato insegna la gestione dell’arousal e delle emozioni, strumenti che possono essere trasferiti ad altri ambiti della vita.

Conclusioni

Il pugilato rappresenta un potente strumento per la revisione dei costrutti personali e il miglioramento della salute mentale. Attraverso l’esplorazione del sé, il confronto con la paura e l’incertezza e l’aumento dell’autoefficacia, i pazienti possono sviluppare nuove prospettive più funzionali alla propria esistenza. La sua integrazione in un percorso psicoterapeutico potrebbe rappresentare un’opportunità innovativa per facilitare il cambiamento e il benessere psicologico.

Bibliografia

  • Bandura, A. (1977). Self-efficacy: Toward a unifying theory of behavioral change. Psychological Review, 84(2), 191-215.
  • Csikszentmihalyi, M. (1990). Flow: The Psychology of Optimal Experience. Harper & Row.
  • Deci, E. L., & Ryan, R. M. (1985). Intrinsic Motivation and Self-Determination in Human Behavior. Springer.
  • Kelly, G. A. (1955). The Psychology of Personal Constructs. Norton.
  • Lazarus, R. S., & Folkman, S. (1984). Stress, Appraisal, and Coping. Springer.
  • Varela, F. J., Thompson, E., & Rosch, E. (1991). The Embodied Mind: Cognitive Science and Human Experience. MIT Press.